“Anni fa un ragazzo che conoscevo, un ingegnere, andò a lavorare per una società in America che collaborava con la Nasa.
Ogni sera era l’ultimo ad andarsene.Un giorno il suo capo lo chiamò per dirgli che non erano contenti di lui perché avevano notato che lavorava fin dopo l’orario di lavoro e la cosa non era vista bene: «Ti abbiamo dato un lavoro da fare entro un orario stabilito, se ci metti più tempo del previsto forse non è il compito adatto a te».
Sinceramente rispose: «In Italia non è così: se hai finito il lavoro che hai da fare mica puoi andare via».
Nei giorni successivi andò via nell’orario stabilito dal suo contratto. Lavora ancora lì.”