la terza una scrittura calligrafica vivace e allegra che voleva richiamare una parte dell’immaginario degli anni della dolce vita e allo stesso tempo allontanarsi dalla standardizzazione dell’uso tipografico generale.
““non e’ il logo del’Italia ma solo un frame di una animazione che sara’ inserita in coda agli spot destinati all’estero. E comunque e’ solo una bozza”.”
— Stando a quanto riporta Mantellini da “La Repubblica” cartacea, avete frainteso anche la Sig.ra ministra Brambilla, cattivi.