“Insomma, partendo dal messaggio e scavando nei link ho scoperto questo sito http://www.manovredisostruzionepediatriche.com/ gestito da un motivatissimo medico, il dottor Squicciarini, che da anni si dedica all’emergenza pediatrica […] Insomma, guardate, memorizzate quello che potete e magari linkate…”—Fatto
“Stanotte lo mando in stampa, per cui se avete refusi da segnalare, fatelo presto!”—Paolo Attivissimo ha terminato ”Luna? Sì, ci siamo andati”, accorri numeroso e scarica!
“Il quotidiano argentino Página 12 si occupa dei legami poco chiari tra politici e funzionari italiani e argentini: “Il 24 febbraio 2009 Duhalde, che anche se non lo ammette vorrebbe tornare a guidare l’Argentina, ha partecipato al convegno dell’Associazione italiani nel mondo, che ha l’obiettivo di ‘occuparsi della formazione sociale degli italiani emigrati seguendo la dottrina cristiana e i valori divini’. Dio, si sa, è dappertutto, e sembra aver trasferito il dono dell’ubiquità anche ai suoi fedeli: Di Girolamo, per esempio, è stato eletto come rappresentante degli italiani in Belgio. Paese che, a quanto pare, ha visto solo di sfuggita. Ora si sospetta che siano stati i suoi amici della mafia calabrese a farlo eleggere”.”—Quei bravi ragazzi - Internazionale 8 marzo 2010
“E con ciò?
“Con ciò si violano l'uguaglianza e l'imparzialità, importanti sempre, importantissime in materia elettorale. L'uguaglianza. In passato, quante sono state le esclusioni dalle elezioni di candidati e liste, per gli stessi motivi di oggi? Chi ha protestato? Tantomeno: chi ha mai pensato che si dovessero rivedere le regole per ammetterle? La legge garantiva l'uguaglianza nella partecipazione. Si dice: ma qui è questione del "principale contendente”. Il tarlo sta proprio in quel “principale”. Nelle elezioni non ci sono “principali” a priori. Come devono sentirsi i “secondari”? L'argomento del principale contendente è preoccupante. Il fatto che sia stato preso per buono mostra il virus che è entrato nelle nostre coscienze: il numero, la forza del numero determina un plusvalore in tema di diritti".”—da Repubblica: “Il costituzionalista Zagrebelsky: così si apre la strada a nuove intimidazioni”
“Tecnicamente si può già parlare di dittatura. Forse non ce ne siamo ancora accorti perché siamo abituati ai colonnelli greci o alla giunta militare cilena. Ma quello che conta è la sostanza, non la forma. Oggi è inutile mandare i carri armati per prendere il controllo delle principali reti televisive, basta cambiare i direttori. Non serve far bombardare la sede del parlamento, è sufficiente impedire agli elettori di scegliere i parlamentari. Non c’è bisogno di annunciare la sospensione di giudici e tribunali, basta ignorarli. Non vale la pena di nazionalizzare le più importanti aziende del paese, basta una telefonata ai manager che siedono nei consigli d’amministrazione. E l’opposizione? E i sindacati? Davvero c’è chi pensa che questa opposizione e questi sindacati possano impensierire qualcuno? Gli unici davvero pericolosi sono i mafiosi e i criminali, ma con quelli ci si siede intorno a un tavolo e si trova un accordo. Poi si può lasciare in circolazione qualche giornale, autorizzare ogni tanto una manifestazione. Così nessuno si spaventa. E anche la forma è salva.”—Giovanni De Mauro – Internazionale (via kindlerya) (via bastet) (via addictions)
“«In Italia la linea più breve fra due punti è l’arabesco»”—Gramellini festeggia Ennio Flaiano:“che oggi avrebbe compiuto 100 anni ma sarà ben contento di esserseli risparmiati”